Per il centenario della Prima Guerra Mondiale, un percorso di canzoni, letture, estratti di lettere dal fronte, articoli, inserti audio da film e altro ancora. Un cut-up sonoro e teatrale commentato con chitarre elettriche, sax, loop, batteria, rumori ecc…
Il centenario della Grande Guerra diventa pretesto per una performance di canzoni, musiche, parole e simboli contro ogni forma di guerra; anche quelle nelle città, anche quelle nei quartieri, anche quelle sotto casa. Con un sound inedito si raccoglie l’anima popolare di canzoni divenute patrimonio dell’immaginario collettivo nazionale e internazionale insieme a quella colta degli scritti di alcuni tra i più rappresentativi intellettuali del Novecento. Ne risulta uno show originale, vario, ritmato da frammenti sonori inseriti ispirandosi alla tecnica stilistica del cut up di William Burroughs.
Per urlare no alla guerra, oggi più che mai, in ogni sua forma!
Parole: Ungaretti, I. Montanelli, Boris Vian, G. Papini, L.F. Celine, B. Brecht, Lettere dal fronte
Musiche: Wagner (Valchirie): Popolari (Gorizia, Addio padre e madre addio), Trilussa (Ninna nanna), Guignol (Il torto), Boris Vian (il disertore), Tenco (E se ci diranno), Janomir Nohavica (Sarajevo), Joy Division (They Walked in line), Aznavour (Ils sont tombés)… e altri
Inserti sonori tratti da: I due colonnelli (Totò), La Grande Guerra (Gassmann), Spari e rumori di guerra di sottofondo…
I CABARET SCHENGEN sono:
Pier Adduce – voce, chitarra elettrica, effetti, armonica
Pierfrancesco Adduce Recapito Tel. 3296522936
[…] Così, la comunanza di ideali e intenti, mi ha fatto incontrare lungo il cammino il caro e stimato amico Pier Adduce, leader dei Guignol; sensibilità e urgenze simili ci hanno portato a dar vita al cantiere artistico sempre aperto alle idee e alle novità che ha preso il nome di Cabaret Schengen. […]