Cultura e tradizione della vite a Mezzocorona

Cultura e tradizione della vite a Mezzocorona

Cultura e tradizione della vite a MezzocoronaCultura e tradizione della vite a Mezzocorona”, curato dallo storico Leone Melchiori, è un libro che contiene una interessante rilettura nei vari secoli delle vicende locali della Piana di Mezzocorona e della coltura della vite attraverso eventi, metodi e tecniche di coltivazione, studio del catasto, evoluzione della proprietà contadina e delle tradizioni fino agli inizi del Novecento e cioè fino alla fondazione della Cantina sociale di Mezzocorona nel 1904, prima cooperativa viticola del paese da cui è nato in seguito il Gruppo Mezzacorona.

Leone Melchiori è autore anche di:

Un saluto dalla Piana Rotaliana: la storia del territorio attraverso le sue cartoline: Comuni di Mezzolombardo Mezzocorona San Michele all’Adige Roverè della Luna Nave San Rocco Faedo: Comprensorio della Valle dell’Adige = Ein Gruss aus der Piana Rotaliana: die Geschichte der Gegend anhand ihrer Ansichtskarten: Gemeinden von Mezzolombardo Mezzocorona San Michele all’Adige Roverè della Luna Nave San Rocco Faedo: Bezirksverwaltung Valle dell’Adige.
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IL CASTELLO E L’EREMITAGGIO DI S. GOTTARDO A MEZZOCORONA

Il Teroldego è una varietà unica al mondo e ha la caratteristica di crescere e dare i suoi frutti migliori solo nella Piana Rotaliana. Se, infatti, viene messa a dimora in altre zone, pur con lo stesso sistema di impianto, di cure colturali, di irrigazione, produce risultati deludenti e completamente diversi.
Fondamentale per le caratteristiche del vino è la composizione del terreno, formato dai detriti alluvionali del fiume Noce, e la particolare insolazione estiva, data dalle grandi pareti rocciose che, come specchi ustori, chiudono la Piana.

L’origine del vitigno si perde nella notte dei tempi, anche se alcune caratteristiche biochimiche lo farebbero imparentare al Marzemino, facendolo derivare dalle lontane contrade dell’Asia Minore.

Il nome deriva da un toponimo: quello della località Teroldeghe, situata nel comune di Mezzolombardo e presente in numerosi atti notarili, fino dal 1480, quando, in un atto di compravendita, si cita un pagamento di “due brente di vino Teroldego“.
Indubbiamente più vicina alla leggenda è, invece, la tesi che vuole il nome derivato da Tiroler Gold, l’oro del Tirolo, così come il vino veniva chiamato alla corte di Vienna.

Leggi qui la leggenda del Basilisco.

Pubblicato da Daiana Boller

Daiana Boller (Trento, 1981) si è laureata in storia locale con una tesi sul principe vescovo di Trento Alessandro di Masovia (1423-1444) ed è autrice del libro "Welschtirol".

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