Collezionisti prima guerra mondiale: Ivan Damin

Collezionisti prima guerra mondiale: Ivan Damin

Collezionisti prima guerra mondiale: Ivan DaminIvan Damin è un collezionista di Mori (TN) che mette a disposizione la sua collezione per eventi ed esposizioni.

Ci ha fornito parte dei materiali esposti nella primavera del 2014 nello stand dedicato al Centenario all’interno dell’Expo Valsugana e ha collaborato col Centro di Documentazione Luserna e altri enti. Ogni anno contribuisce all’allestimento per la «Ganzega d’autunno», che coinvolge Mori e la val di Gresta.

Trovate qui alcune foto della sua collezione riguardante cimeli della prima guerra mondiale.

A fine febbraio 2017 uscirà il suo primo libro, “Dallo Stelvio al Carso 1915-1918“, pubblicato in collaborazione con l’associazione “Trentino Storia e Territorio”.

Se siete iscritti a Facebook, potete contattarlo direttamente tramite il suo profilo: https://www.facebook.com/ivan.damin oppure potete scrivergli: ivandamin76 @ gmail.com

La collezione di Ivan Damin - fotografie Andrea Contrini. Collezionisti prima guerra mondiale.Il mondo del collezionismo è sempre stato affascinato dal conflitto. I materiali bellici, sono tra i principali interessi degli appassionati della Grande Guerra; ma accanto al ramo militare, ci sono tante tante collezioni di oggettistica “civile”: lettere, manifesti, diari che ripercorrono le tappe salienti del conflitto.

Quando si ha a che fare con materiale che arriva dal passato, però, bisogna fare i conti con leggi nazionali e regionali. Nel 2011, con l’avvicinarsi del centenario, è stata pubblicata una normativa ministeriale per “la tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale”. Ogni regione ha posto dei limiti per la raccolta e la catalogazione di cimeli che, oggi, giuridicamente sono diventati reperti.

La collezione di Ivan Damin - fotografie Andrea Contrini. Collezionisti prima guerra mondiale.Altro rischio è quello di imbattersi in ordigni bellici inesplosi. Pochi sanno, infatti, che ogni anno in Italia vengono rinvenuti oltre 60.000 ordigni (dati del Ministero della Difesa), principalmente della seconda guerra mondiale.

Davanti a un ordigno è quindi vivamente consigliabile non toccare nulla e avvertire le Forze dell’Ordine. La segnalazione non comporta alcun costo o sanzione, anche quando l’ordigno si rivela già inerte.

La collezione di Ivan Damin - fotografie Andrea Contrini. Collezionisti prima guerra mondiale.Per approfondire:

 

Il collezionismo relativo alla prima guerra mondiale:


 

Pubblicato da Daiana Boller

Daiana Boller (Trento, 1981) si è laureata in storia locale con una tesi sul principe vescovo di Trento Alessandro di Masovia (1423-1444) ed è autrice del libro "Welschtirol".

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