La prima guerra mondiale in Primiero

La prima guerra mondiale in Primiero

La prima guerra mondiale in Primiero
Credits: https://cultura.primiero.tn.it

Al momento dell’entrata in guerra del Regno d’Italia, il 24 maggio 1915, l’Impero asburgico era già impegnato da quasi un anno nel conflitto. Nel Trentino orientale i pochi soldati disponibili avrebbero dovuto schierarsi sulla catena del Lagorai, dove le pareti verticali delle montagne avrebbero rappresentato una barriera difensiva naturale.
Il territorio del Primiero e il Vanoi, allora parte dell’Impero, venne quindi lasciato sguarnito e i militari italiani furono liberi di occuparlo. In un primo momento la loro avanzata non incluse Caoria e San Martino, che per qualche mese furono meta di frequenti pattugliamenti da parte di entrambi gli eserciti.

La prima guerra mondiale ha toccato quindi da vicino anche la valle trentina del Primiero; sia la terra, sia la gente. Dal punto di vista materiale, due sono i musei dedicati al conflitto:

  • la Mostra permanente della Grande Guerra sul Lagorai, a Caoria. Aperto dal 29 giugno al 7 settembre tutti i giorni 14.30-18.30, conserva documenti della Grande Guerra combattuta sui monti della zona del Lagorai, dotazioni degli eserciti italiano e austro-ungarico e testimonianze dell’evacuazione della popolazione civile sfollata o internata in Austria ed in Italia.
  • il Museo della Guerra a San Martino, privato, è visitabile tutti i giorni (dalle 16.00 alle 19.00) contattando Edoardo Zagonel, nato a San Martino di Castrozza il 13 marzo 1930, che da sempre grande appassionato dei conflitti mondiali ha raccolto migliaia di oggetti di interesse storico girando in lungo e in largo le montagne della zona.

Edoardo Zagonel è coautore con Fiorenzo Simion del libroStorie e ricordi della Prima Guerra Mondiale in Primiero” e con Renato Zanolli della guida “Forti e trincee“.

Per chi volesse approfondire un fatto storico ancora poco noto, legato ad un argomento affascinante come la guerra aerea, il 23 maggio si ricorda un fatto d’arme avvenuto cento anni fa nei cieli primierotti, ossia il bombardamento il 23 maggio 1917 del deposito munizioni e del comando della brigata Calabria ad opera di un giovane Kaiserjäger, eroe dell’Imperial-Regia arma aerea, il tenente Hans Folk da Millowitz del IV TKJ – 15° compagnia aerea.

La prima guerra mondiale in Primiero
Credits: https://cultura.primiero.tn.it

E’ possibile tuttavia conoscere meglio la prima guerra mondiale in Primiero anche attraverso la viva voce dei protagonisti: nove storie di vita attraverso il dipanarsi degli avvenimenti personali e dei fatti di guerra; la “voce” dei manoscritti accompagnata da illustrazioni permette di entrare nell’intimità di nove persone, nove testimoni della guerra: due falegnami, due contadini, un sacerdote, un operaio, un bambino, una donna della media borghesia romana, una contadina. Il primo conflitto mondiale irruppe prepotentemente nelle loro vite e in breve tempo ne frantumò le esistenze e le comunità di appartenenza: per queste persone nulla fu più come prima. Ed essi affidarono alla scrittura – ai diari personali, alle lettere e cartoline, alle memorie autobiografiche – il dissesto emotivo e il caos che stavano attraversando e vivendo. Si racconta di mobilitazione, della Galizia, del trattamento riservato ai prigionieri, delle vicende legate al territorio, degli internamenti ed evacuazioni, dell’organizzazione delle cure mediche, della situazione delle donne, del problema della fame tra i civili, della costruzione dell’identità.

La cornice del racconto è costituita dalle valli dolomitiche (Primiero, Fiemme, Fassa) e dalla conca del Feltrino, ma le vicende di guerra sconvolgono i confini e ci conducono in Austria, in Sicilia, in Russia… e ci parlano di armi, trincee, sfollamenti, dolori, paure, bisogni, desideri… Infatti con il trascorrere dei mesi alle testimonianze dei soldati (Longo Domenico, diario 1915-1917; Pistoia Giovanni, diario 1918) si affiancano le lettere dei profughi che raccontano di internamenti ed evacuazioni (la corrispondenza tra Domenica Lucian e il marito Pietro Zagonel, entrambi di Tonadico getta uno sguardo sulla drammaticità della condizione della donna che si ritrova a portare da sola il peso della famiglia) e le testimonianze dei soldati italiani (Flavio Petrassi, bersagliere romano, diario 1915-1916).

la prima guerra mondiale spiegata ai bambiniPer i ragazzi, è disponibile in download gratuito la guida “LUNGO I SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA IN PRIMIERO E VANOI” della serie La montagna dei ragazzi, che cerca di spiegare la prima guerra mondiale a bambini, ragazzi e scolari.

Pubblicato da Daiana Boller

Daiana Boller (Trento, 1981) si è laureata in storia locale con una tesi sul principe vescovo di Trento Alessandro di Masovia (1423-1444) ed è autrice del libro "Welschtirol".

2 Risposte a “La prima guerra mondiale in Primiero”

  1. Se i nostri bambini e ragazzi leggono i loro libri di storia scolastici non troveranno mai la vera descrizione degli avvenimenti: i libri sono fatti per la supposta Italia eroica di allora, non per la storia della nostra gente. Qualcuno vuole vederci a Trento, l’anno prossimo 2018, a celebrare l’invasione barattandola con l’affetto che si potrebbe provare per gli alpini di adesso, ma non certo per quelli di allora che furono i conquistatori, non i liberatori, della nostra terra. IO non ci stò e il messaggio che diffonderò ovunque sarà quello di una ribellione civile, pacifica e, purtroppo probabilmente inutile di fronte a una manipolazione della storia che mi indigna. Glueck auf! da Fabio Longo che non si vergogna di pensarla in controcorrente.

    1. Danke, Herr Longo und Gruß an die Knappen 😉

      Ich lese noch immer voll Interesse in den Büchern, die Sie mir anno 2009 gesendet haben

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