Lo spettacolo teatrale “Voci nella tempesta”

Lo spettacolo teatrale “Voci nella tempesta”

Voci nella tempesta è lo spettacolo vincitore del Premio Nuova Scena_TN edizione 2014.   Dal poco conosciuto esodo del “popolo scomparso” durante la Grande Guerra, tre straordinari personaggi femminili ispirati a reali biografie percorrono le vicende belliche fino alla conclusione del conflitto.Voci nella tempesta è lo spettacolo vincitore del Premio Nuova Scena_TN edizione 2014.

Dal poco conosciuto esodo del “popolo scomparso” durante la Grande Guerra, tre straordinari personaggi femminili ispirati a reali biografie percorrono le vicende belliche fino alla conclusione del conflitto.

Queste “voci di donne” restituiscono una visione inedita della Grande Guerra e insieme una riflessione attuale sul dramma delle popolazioni costrette dalle guerre ad allontanarsi dalla propria terra.

Il progetto nasce da una rilettura, da un punto di vista femminile, di un particolare episodio della prima guerra mondiale: l’esodo forzato dei Trentini in Austria all’entrata in guerra dell’Italia nel 1915. È un episodio, ma è altamente significativo perchè richiama l’attuale situazione di profughi vissuta da intere popolazioni e l’idea contemporanea dei centri di raccolta, vissuti come barriera e terra di nessuno in cui ammassare gente costretta a lasciare le proprie case e le proprie terre.

Nel momento attuale, in cui l’Europa si trova da una parte a dover fare i conti con sbarchi continui sulle coste italiane e dall’altra con l’accendersi delle ostilità in Ucraina, addentrarsi nei paesaggi remoti della Prima Guerra Mondiale da un punto di vista inedito come quello delle donne trentine profughe, può delineare nuove consapevolezze e riflessioni.

Il lavoro porta in scena tre donne, intreccia i loro destini, le loro storie, le diverse reazioni di fronte alla tragedia della guerra e dell’esilio. Il loro non riconoscersi nell’Italia, ma non ritrovarsi neppure nelle altre terre dell’Austria-Ungheria, differenti per lingua e abitudini. Donne che vengono ammassate nelle “Città di legno”, campi profughi dove malattie e promiscuità costretta scardinano i vincoli familiari, debilitano il fisico e il morale.
Ma la nota caratterizzante, quello che hanno in comune queste donne, è l’immensa forza, il coraggio e lo spirito battagliero e talvolta addirittura allegro con il quale prendono parte al loro personale conflitto e tentano di vincerlo: la salvezza possibile è nel singolo, nella sua resistenza, nella sua umanità. E in questo le donne tracciano una diversa storia delle guerre che hanno afflitto l’Europa nel Ventesimo secolo.
Le voci si intrecciano, si inseguono, si completano in dissolvenze per tracciare un affresco che, pur generato da vicende vere del passato, narra il presente, le nostre inquietudini di fronte all’attualità dell’Europa e la ricerca di una maggiore consapevolezza rispetto a ciò che sta accadendo con il problema dei profughi: là dove immense quantità di persone sono costrette ad abbandonare la propria terra e sono tenute ai margini dell’integrazione, là è in atto un’invisibile Guerra Mondiale, e occorre ampliare il proprio sguardo, sapere i fronti del vero conflitto.

Trento: 26 – 27 maggio 2015 – Centro Santa Chiara – Stagione (Tendenze) – Teatro Cuminetti

Pejo (TN) 27 agosto 2015 ore 21:00 Teatro di Peio (TN) – Spettacolo inserito nelle manifestazioni estive organizzate dal Comune di Peio

Vienna: 08 ottobre 2015 – Istituto Italiano di Cultura – Festival della Nuova Drammaturgia Europea Contemporanea

infoCompagnia Teatrincorso – Regia e drammaturgia: Elena R. Marino
Con: Silvia Furlan, Silvia Libardi, Chiara Superbi
Tecnico luci/audio: Giovanni Paternoster
Organizzazione: Candida Mati

http://www.teatrincorso.com/wordpress/bio/

Pubblicato da Daiana Boller

Daiana Boller (Trento, 1981) si è laureata in storia locale con una tesi sul principe vescovo di Trento Alessandro di Masovia (1423-1444) ed è autrice del libro "Welschtirol".

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