Terremoti in Trentino nella storia

Terremoti in Trentino nella storia

Terremoti in Trentino nella storiaIl territorio trentino non è caratterizzato da una particolare attività sismica, ma qualche evento degno di nota si è (purtroppo) verificato anche qui, soprattutto nella zona del confine meridionale. Le zone sismicamente più pericolose sono quelle del Trentino meridionale ed orientale, poste rispettivamente in prossimità dell’area Gardesana-Lessinea e Feltrino-Bellunese, ma tutto il territorio provinciale è da considerarsi a sismicità trascurabile (zona sismica 4) o bassa (zona sismica 3).

Nel corso dei secoli però qualche scossa di terremoto si è fatta sentire anche fra le Dolomiti trentine. Ovviamente solo per i terremoti più recenti abbiamo dei dati di tipo scientifico, per quelli più antichi ci rimangono solo descrizioni, a volte anche difficilmente interpretabili. Un libro imperdibile per gli amanti del genere è la “Malographia Tridentina: cronaca dei fatti calamitosi avvenuti nel Trentino e regioni adiacenti dai primi anni d.C. al 1803.” scritto ai primi dell’800 da Giangrisostomo Tovazzi.

243/245 d. C. : le cronache riferiscono in quell’anno di un terribile terremoto (il più antico ricordato per l’area benacense) che avrebbe arrecato gravissimi danni alle città di Verona e Brescia. Diverse fonti parlano anche di una città di nome Benaco, situata in prossimità dell’attuale Toscolano, che in seguito a questo e ad altri terremoti di straordinaria intensità, sarebbe sprofondata nelle acque del lago.

2 luglio 365 : racconta lo storico Mariani (nel ‘600) che “per un terremoto grandissimo che fu nel mondo … l’Adice, solito prima scorrere a piè di Castello alle falde del Dos Trento, ovèr a tergo come si cava da contrassegni et osservazioni, si distornò e prese il corso che ha al presente costituendo la Penisola di san Lorenzo e dal terremoto nacquero le rovine di Marco in val di Lagaro, per causa di una città distrutta o d’un monte diroccato, come è più probabile..”.

1111: lo storico Bertelli (1689) riporta la cronaca di un sisma di notevole intensità (non citato in nessun catalogo) che “fracassò per il Trentino alcuni monti, particolarmente nella valle di Lagnaro sotto Lizzana, nei monti di Nago, nella valle d’Arco, sopra Dro ed altrove caddero pezzi di montagne che atterrando case e ville apportarono grandissimi danni nonché spaventi orribili, le ruine delle quali per anco si vedono al presente, altri credono che detti terremoti succedessero al tempo del vescovo Altomanno“.

1114: un terremoto “sobbissò due villaggi presso Belluno, ed uno a Primiero denominato Piubacco, fra i Comuni di Tonadico e Siror”.

3 gennaio 1117 : in questa data moltissime fonti raccontano di un violentissimo terremoto che ha colpito l’Italia settentrionale. Ingentissimi danni furono prodotti a Belluno, Venezia, Padova (cadde la Basilica di S. Giustina) e Verona (crollò parte dell’Arena) ed in gran parte della Lombardia. Le scosse pare siano proseguite per una quarantina di giorni e si ha notizia che il terremoto sia stato preceduto da un evento alluvionale che aveva provocato la rottura degli argini del Po e dell’Adige.

1222 : lo sciame sismico di quell’anno fece sentire l’effetto maggiormente distruttivo nella zona di Brescia. Pare che le vittime siano state 10.000 e che notevoli danni abbiano lamentato le provincie lombarde e venete. Anche il bacino benacense fu coinvolto con crolli di abitazioni a Lazise. Bertelli parla genericamente di frane nel Trentino.

25 gennaio 1348 : un terribile terremoto colpì principalmente Friuli, Trevigiano e Bellunese e fu avvertito in maniera molto forte anche in Trentino oltre che in Lombardia, Toscana e financo in Germania. Si tratta del tristemente famoso terremoto di Villach, il primo forse documentato in maniera sufficientemente accurata per consentire una visione geografica del fenomeno e della sua intensità. A Trento diverse fonti documentali narrano di questo evento. Giovani Da Parma (XIV sec.) racconta che “di sera fuvvi un piccolo terremoto, al quale senza quasi alcun intervallo tenne dietro un secondo di tanta veemenza che il campanile di S. Maria vacillò talmente da far suonare le proprie campane; l’acqua dei battisteri traboccò, molti camini delle case rovinarono e persino molte case. Un siffatto terremoto durò tanto che lentamente io avrei potuto recitare tre Padrenostri e tre Ave Maria“. L’attività sismica durò nella zona epicentrale per circa 40 giorni.

25 maggio 1683 : di tale evento non vi è traccia nei cataloghi, ma è riportato da diversi autori di cronache. Il Tovazzi: “alli 25 di maggio 1683, il giorno di S. Urbano alle 13 hore italiane et un quarto, si sentì qui in Arco et in altri Paesi circonvicini un terremoto si spaventoso che pareva volesse cadere la Chiesa et il Convento (delle Grazie) e durò per il spatio di due Avemarie incirca“. In Giudicarie fece maggior ruina dubitandosi fosse la fine del mondo, come scrive il Bertelli: “ci fu un terribile terremoto e, massime nelle Giudicarie, dove fece qualche danno atterrando parte dei recinti con due torri di Castel Campo e con grande spavento dei popoli“. Goiran infine ci offre qualche notizia sulla regione del Monte Baldo: “e nella regione del Baldo fu avvertita una forte scossa e di lunga durata.

28 luglio 1783 : Baratta riporta la notizia di un terremoto avvenuto alle 6 e 30 di sera, di maggiore intensità in val di Ledro, che a Riva rovesciò alcuni camini e mobili e “turbò violentemente le acque del lago di Garda“.

12 gugno 1836 : lo storico locale maestro Luciano Brunet scrive che “L’alba del 12 giugno 1836, d’improvviso, alle ore tre e mezzo del mattino una tremenda scossa di terremoto colpì tutto il Veneto e la nostra Valle: otto secondi di tremenda distruzione e morte. .. Il 15 luglio altra grave scossa a mezzogiorno e mezzo ed il giorno 20 luglio nuova terribile scossa a mezzogiorno. Le scosse si susseguirono con minor violenza fino al 26 ottobre di quell’infausto anno 1836”. L’epicentro venne segnalato nella zona di Asolo e la magnitudo fu stimata nel 5.6.

22 maggio 1868 : secondo Goiran, che scrive nel 1880, alle 10 di sera del 22 maggio fu avvertita una forte scossa a Riva del Garda, che si intese più debolmente a Rovereto e Condino. Schorn, che scrive nel 1902, basandosi sulle cronache dei quotidiani locali, afferma che il terremoto fu avvertito con forza a Condino, Riva, Rovereto e Tione.

11 luglio 1888 : Iaccarino e Molin (1978) riportano il testo seguente: “ 0 15 8 ant., scossa sensibile ondulatoria SW – NE, registrata da tutti gli strumenti, durata 5 sec.; 8 25 7 pom., altra scossa sensibile ondulatorio – sussultoria SW – NE, durata 4 sec.“. L’evento molto forte a Recoaro e a Ferrara di Monte Baldo, fu avvertito sensibilmente in Trentino, in particolare ad Ala e Rovereto (Shorn 1902).

1890 : il cronista anonimo della Gazzetta di Trento scrive di “Una leggiera scossa di terremoto ondulatorio durata circa un minuto secondo.

30 ottobre 1901 : considerato uno dei più forti verificatosi nel bacino benacense (I° = VII- VIII), colpì principalmente Salò ed i suoi dintorni più immediati. Danni abbastanza ingenti, fortunatamente limitati alle strutture degli edifici si lamentarono in una regione abbastanza vasta. Le scosse furono avvertite in Trentino ove l’intensità fu valutata del IV – V della scala Mercalli. L’attività sismica durò 102 giorni durante i quali si registrarono 38 scosse, la massima parte delle quali avvertite dalla popolazione.

1976 : è l’anno del terremoto in Friuli, percepito anche in Trentino. Quell’anno un terremoto pari a 7 gradi della scala Mercalli ha il suo epicentro a Riva del Garda danneggiando molte abitazioni nei paesi della zona.

luglio 2001 : un terremoto con epicentro in provincia di Bolzano, magnitudo di 5,4 della scala Richter, pari a 8 gradi della scala Mercalli, causa 2 morti, uno di questi a causa di una frana verificatasi vicino a Merano.

29 ottobre 2011 : a 8 Km ad Est del Lago di Grada, al confine fra le provincie di Trento e Verona, è stato registrato un evento sismico di magnitudo 4.2. L’ipocentro è stato individuato ad una profondità di circa 9 Km. Il comune più vicino all’epicentro era Avio (TN).

Leggere scosse continuano a farsi sentire, soprattutto in alcune zone caratterizzate da una maggiore attività sismica:

2017-05-24 : sisma di magnitudo 2.6 con epicentro a 12 km di profondità a due chilometri a sud ovest di Brentonico.

Per approfondire:

Trento con il sacro Concilio et altri notabili: aggiunte varie cose miscellanee universali: descrittion’ historica: libri tre.” di Michelangelo Mariani.

Pubblicato da Daiana Boller

Daiana Boller (Trento, 1981) si è laureata in storia locale con una tesi sul principe vescovo di Trento Alessandro di Masovia (1423-1444) ed è autrice del libro "Welschtirol".

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