A meno di un anno dall’inizio del Centenario, il forte e diffuso interesse per il tema della Grande Guerra è rilevabile anche dall’aumento dei visitatori dei siti storici legati alla Prima guerra mondiale: dai Musei della Rete Trentino Grande Guerra ai sistemi territoriali.
I dati finora disponibili confermano un inizio d’anno molto positivo per i Musei aperti al pubblico in questi mesi, che segnalano tutti un aumento delle presenze; in conseguenza di ciò, qualcuno ha ampliato il periodo di apertura.
Il Museo Storico Italiano della Guerra nei primi quattro mesi e mezzo del 2015 ha registrato 35.000 ingressi contro i 22.000 dello stesso periodo del 2014, anno che aveva visto già una forte crescita di visitatori rispetto al 2013. L’aumento si registra tra le scuole che tra le comitive che tra i visitatori singoli e le famiglie.
Anche i sistemi territoriali stanno registrando una crescita significativa di visitatori, per quanto meno
quantificabile in termini numerici. In Vallagarina, ad esempio, i siti storici del Nagià Grom, di Monte Giovo, di Matassone, dell’Asmara, dell’Altissimo (per non citarne che alcuni) sono risultati affollati di scuole.
I fine settimana di questo inizio primavera sono poi stati popolati da numerose proposte che hanno interessato i forti del Brione nell’alto Garda, forte Cadine a Trento, il forte Colle delle Benne a Levico, la comunità di Luserna. Le scuole, che tradizionalmente fanno registrare il maggior numero di prenotazioni in aprile e maggio, quest’anno scolastico hanno distribuito le visite in tutti i mesi. E per le scuole e altri gruppi è da segnalare anche la possibilità del “Vezzena Camp“.
Significativa la crescita di presenze a forte Belvedere, al forte di Cadine, alle Gallerie di Piedicastello, al Museo degli Alpini, al Museo Caproni, al Museo di Borgo Valsugana, alla Campana dei Caduti oltre che al Museo della Guerra di Rovereto. Anche i musei di Spiazzo Rendena, Vermiglio, Strino e Peio, situati nel cuore di una zona sciistica tra le più frequentate, hanno registrato una sensibile crescita di visitatori.
Non va inoltre dimenticato che le proposte didattiche legate al tema della Grande Guerra coinvolgono anche altre realtà museali presenti in Trentino, che beneficiano a loro volta di questo aumento di visitatori interessati al Centenario della Prima guerra mondiale.
Un dato molto interessante: l’aumento del numero delle scuole si accompagna all’estensione dell’area geografica di provenienza, che ormai coincide con l’intero territorio nazionale e non solo con l’area a nord degli Appennini.
La Fondazione Museo storico del Trentino e il Castello del Buonconsiglio hanno inaugurato recentemente un’importante mostra dal titolo “Tracce del secolo breve”. A partire da domenica 24 maggio anche forte Pozzacchio diventerà una proposta di visita per alcuni giorni ogni settimana.