Calpestare la guerra

Il Mart, in collaborazione con CooperAction onlus, presenta alla Casa d’Arte Futurista Depero l’insolita mostra Calpestare la guerra.

Il progetto espositivo, a cura di Nicoletta Boschiero e Edoardo Marino, presenta parte di una delle maggiori collezioni d’Europa di tappeti di guerra.

Il museo dedicato alla creatività di Fortunato Depero, che lo stesso Maestro aveva fortemente voluto e connotato anche come luogo di incontri e dialogo, ospita oggi 50 tappeti di guerra provenienti dall’Afghanistan, prodotti a partire dal 1979, a seguito dell’invasione sovietica. Da allora il popolo afgano, cancellato il ricordo delle aperture e delle riforme degli anni Settanta, vive in una situazione di guerra perpetua. Questa guerra, alla quale il mondo guarda a fasi alterne, è narrata nelle trame e nei nodi dei tappeti tradizionali che divengono di volta in volta strumenti di propaganda, di celebrazione, di resistenza e di descrizione di tragici scenari quotidiani.

Soprattutto grazie agli occupanti, sovietici prima americani poi, i tappeti viaggiano oltre i confini del piccolo stato in conflitto perenne. In Europa come negli Stati Uniti vengono venduti e collezionati da veterani dell’esercito, collezionisti, mercanti che danno vita a un vero e proprio business. L’evidente valore artigianale, storico e sociale rende i tappeti, oltre che pregiati articoli da collezione, oggetto di studio e esposizione in gallerie, manifestazioni e musei, come il Boca Museum of Art di Philadelphia che ha recentemente dedicato una mostra ai war drugs afgani.

Si sviluppa così Calpestare la guerra, una collezione di tappeti tra le più importanti al mondo, trovati o acquistati da collezionisti, mercanti, appassionati, importatori di tappeti orientali, dal Canada alla Germania, passando ovviamente per l’Afghanistan.

Insieme ai tappeti, in mostra a Casa Depero i “fazzoletti della pace”, realizzati da donne e bambini rappresentano scene della vita quotidiana di chi vive la guerra come condizione abituale. Alle scene di violenza si alternano così esternazioni puerili o poetiche.

Calpestare la guerra è però anche una campagna per la pace e i diritti umani portata avanti dalla onlus CoooperAction attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi e la produzione di documentari, libri e saggi per la sensibilizzazione sulla questione afgana e per il rafforzamento della condizione femminile.
Molti dei tappeti della Collezione, realizzati in anni recenti, hanno un minor valore artigianale e comprendono errori di esecuzione poiché tessuti nella maggior parte dei casi da bambini. L’Associazione CoooperAction collabora e sostiene un orfanotrofio afgano nel quale i bambini vengono accolti e educati.

In questa tela del 1924 la prima guerra mondiale E’ trasfigurata in un carnevale dai colori accesi, e perfino il sangue profuso in abbondanza. come fiumi di birra a una fiera, in una sorta di pop art bellica.

La Casa d’Arte Futurista Depero è l’unico museo fondato da un futurista – lo stesso Depero, nel 1957 – in base a un progetto dissacrante e profetico: innovazione, ironia, abbattimento di ogni gerarchia nelle arti, come dimostra questa tela dedicata alla Prima guerra mondiale, intitolata “Guerra-Festa”.

L’edificio si trovava nell’elegante centro storico della Rovereto medioevale. Depero, un vero pioniere del design contemporaneo, curò personalmente ogni dettaglio: i mosaici, i mobili, i pannelli dipinti. Morì nel 1960, poco dopo l’apertura.

Info: 

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