Uno spettacolo che vanta l’esclusiva italiana concessa dall’autore del romanzo omonimo, lo scrittore ravennate Eraldo Baldini (www.eraldobaldini.it), definito “lo Stephen King italiano”, e si pregia anche della collaborazione artistica del pittore trentino Matteo Boato (www.matteoboato.net).
Ciò che differenzia questo lavoro dalla maggior parte delle proposte con argomento la prima guerra mondiale è che si tratta di una vera e propria rappresentazione teatrale, con una trama delineata dall’interazione sulla scena di quattro protagonisti in un continuo susseguirsi di azioni, dialoghi, colpi di scena e cambi di scenografie che creano un crescendo di tensione, come in un thriller.
Spiega l’autore del romanzo, Eraldo Baldini: “Con “Terra di nessuno”, un romanzo che volevo fosse tagliente come un pugnale, teso e claustrofobico come una notte in trincea, tenebroso come una foresta stregata, la mia intenzione era quella di trascinare il lettore, pagina dopo pagina, in una spirale di mistero e d’angoscia, ma anche di dolorosa riflessione.“
Quattro reduci, per ritardare il difficile reinserimento nella vita “normale” e per rimanere ancora insieme, affittano un bosco in Appennino per lavorarci come carbonai.
È la loro mente traumatizzata dalla recente esperienza bellica a trasfigurare la realtà, o davvero in quel bosco si cela un enigmatico e crudele nemico? E oltre quel muro d’alberi, che cosa c’è?
E i Mostri della guerra, cavalieri di un’apocalisse dell’anima, sembrano tornare a manifestarsi implacabili e subdoli, l’uno dopo l’altro: la Paura, la Fame, il Dolore, la Morte.
La storia esprime una “verità” che si fa metafora, e il messaggio finale è che, come ha scritto Maurizio Maggiani sulla quarta di copertina della prima edizione del romanzo, “dalla guerra non si torna mai; mai, neppure quando può sembrare di essere tornati”.
Lo spettacolo “Terra di nessuno” è stato concepito per essere rappresentato sia in spazi teatrali, sia all’aperto o in siti storici (musei, fortilizi, percorsi espositivi, ecc.).
E’ adatto a un pubblico dai 14 anni in su.
Lo spettacolo si articola in due atti della durata di 50 minuti ciascuno.
E’ stato messo in scena nell’ambito del convegno organizzato a Rovereto da Amnesty International nel corso del 2014.
I personaggi e gli interpreti
Luca Santuari Enrico
Kristian Civetta Adelmo
Silvio De Simone Settimio
Nicola Merci Martino
luci e fotografia Stefano Bassetti
audio e ricerche musicali Andrea Volani e Paolo Nones
scenografie di Paolo Nones, Renzo Merci e Thomas Donati
costumi di Diana Sinigaglia, Katia Bonmassar e Renzo Merci
Regia di Sergio Bortolotti
Per la messa in scena dello spettacolo sono necessarie almeno le seguenti caratteristiche:
misure minime palcoscenico: larghezza 6,5 m, profondità 5,5 m
potenza minima impegnata 6 kW
n° 1 presa CEE pentapolare rossa da 380 V – 32 A (3 fasi+neutro+terra)
n° 2 prese CEE tripolari blu da 220 V – 16 A (2 poli+terra)