Geschichte und Region – Storia e regione

Geschichte und Region – Storia e regione

Geschichte und Region - Storia e regioneIl gruppo di lavoro “Geschichte und Region – Storia e regione” è tra gli organizzatori dei “Colloqui bolzanini di storia regionale”, i quali si propongono come una piattaforma di dialogo e interconnessione per giovani storiche e storici che riflettono sulla storia regionale.
In questo contesto, la “regione” non è intesa come un territorio predeterminato dal punto di vista politico o amministrativo, ma piuttosto come una categoria spaziale aperta, da definire in relazione al tema e all’approccio di ricerca.
Nel 2018 i Colloqui bolzanini si sono occupati ad esempio della dimensione temporale: i contributi dovevano prestarsi a un confronto, con discussioni e riflessioni metodologiche, sul concetto di periodizzazione nella storia regionale.

Se la riflessione critica sulla temporalità ha senz’altro assunto un ruolo di assoluto rilievo nel dibattito storiografico generale, nella storia regionale essa si colloca ancora in secondo piano rispetto a quella sulla spazialità. Il tema è quindi strettamente connesso a una serie di questioni, con le quali chi si occupa di storia regionale deve confrontarsi.

1. Anzitutto, le periodizzazioni, quando non sostenute da un’adeguata riflessione critica, corrono il rischio di riproporre acriticamente dei preconcetti temporali. Jürgen Osterhammel definisce questa sottovalutazione del problema della periodizzazione da parte della storiografia con l’espressione “Periodisierungsabstinenz”. Ogni forma di ordinamento del tempo è il prodotto di determinate rappresentazioni (ad esempio di natura politica, ideologica, religiosa, sociale, filosofica o culturale), ed è pertanto vincolata a determinati preconcetti che ne determinano il senso.

– In relazione ai singoli temi di indagine si tratta dunque di analizzare le periodizzazioni utilizzate correntemente dalla storiografia, al fine di mettere in luce la logica con cui sono costruite.

– Si tratta di questioni che assumono particolare rilevanza per la storia regionale, specie nel momento in cui deve confrontarsi con la storiografia incentrata sulla dimensione nazionale. Infatti, mentre la storia regionale è oggi riuscita ad affrancarsi dalla nazione come ambito territoriale di riferimento, le periodizzazioni storiche nazionali continuano a influenzare la temporalità storica regionale.

Chi affronta ricerche di storia regionale deve pertanto domandarsi come sia possibile perseguire con successo un approccio comparativo e transazionale, quando la periodizzazione in ambito politico, economico e sociale continua a ricalcare quella proposta per la dimensione nazionale. Sorge peraltro la questione se sia possibile e opportuno proporre periodizzazioni specifiche, o se una storia regionale che voglia caratterizzarsi per un approccio comparativo e transnazionale non debba piuttosto orientarsi a scansioni temporali che si ispirino alla storia europea o a quella globale.

2. Affrontare criticamente la periodizzazione, significa anche prestare attenzione a come la dimensione tempo emerge nelle sue specificità dalle fonti della storia regionale. Achim Landwehr parla di una “Zeit-Geschichte”, di una storia del tempo, in cui quest’ultimo viene considerato come frutto di un processo di costruzione, ammettendo così la possibilità della coesistenza di periodizzazioni alternative. Ci si può interrogare sulle diverse concezioni del tempo delle donne e degli uomini del passato, su cosa queste si basassero e su come siano cambiate seguendo il principio per cui “i tempi mutano con il tempo”. In questo contesto vale la pena di riflettere se le domande sulla genesi, gli attori, il consolidamento e le mutazioni di tali concezioni del tempo da parte dei contemporanei possano effettivamente dare un contributo significativo alle singole ricerche di storia regionale.

3. Anche la disposizione temporale del proprio lavoro storico può essere sottoposta a una precisa analisi.
Attraverso la sua struttura narrativa, ogni lavoro storiografico finisce per costruire una scansione temporale peculiare, che dipende sostanzialmente dal rilievo che si intende assegnare a determinati fatti e/o processi e della quale occorrerebbe avere piena consapevolezza.

Pubblicato da Daiana Boller

Daiana Boller (Trento, 1981) si è laureata in storia locale con una tesi sul principe vescovo di Trento Alessandro di Masovia (1423-1444) ed è autrice del libro "Welschtirol".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.